L’immigrazione in Svizzera rimane eccessiva

08.08.2024

Invece di attuare il mandato costituzionale che prevede di limitare l’immigrazione e porre fine al caos dell’asilo, il ministro della giustizia Beat Jans getta sabbia negli occhi della popolazione e permette alla Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) di sorvolare sulla situazione. La leggera diminuzione dell’immigrazione nella prima metà del 2024 comunicata dalla SEM non nasconde che l’immigrazione è ancora a livelli record.

Da gennaio a giugno 2024, 80’684 persone sono immigrate in Svizzera, soprattutto da Paesi dell’UE. L’immigrazione netta (differenza tra immigrazione ed emigrazione) ammonta a quasi 41’000 persone nella prima metà dell’anno. Un quarto di questa immigrazione è avvenuto attraverso il ricongiungimento familiare.

Inoltre, nello stesso periodo sono state inoltrate oltre 14’000 nuove domande di asilo. In definitiva, solo nei primi sei mesi di quest’anno sono arrivate nel nostro piccolo Paese altre 55’000 persone. Inoltre, l’immigrazione clandestina rimane troppo elevata, con 12’500 soggiorni illegali nel periodo da gennaio a giugno 2024. Alla fine di giugno 2024, in Svizzera vivevano complessivamente 2,3 milioni di cittadini stranieri. Il settore dell’asilo conta un totale di 196’000 persone, di cui oltre 66’000 sono ucraini. Inoltre, il numero di frontalieri è aumentato di 39’299 unità, raggiungendo un numero altrettanto inedito di 400’000 persone.

Il fatto che la Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) del Consigliere federale Jans parli di un calo dell’immigrazione alla luce di queste cifre rasenta un inganno deliberato nei confronti della popolazione. La verità è che l’immigrazione in Svizzera rimane ad un livello record. Allo stesso tempo, il nostro sistema d’asilo è oggetto di abusi da far accapponare la pelle, ad esempio da parte di migranti provenienti dal Nordafrica che non hanno alcun motivo per chiedere asilo, ma che hanno una grande energia criminale. Oppure da turisti della salute provenienti dalla Georgia che usufruiscono del nostro sistema sanitario come finti richiedenti asilo. Ovviamente sempre a spese dei contribuenti svizzeri.

La maggioranza di centro-sinistra in Consiglio federale e in Parlamento si rifiuta di limitare l’immigrazione secondo il mandato costituzionale (articolo 121a della Costituzione federale) e di fermare l’abuso dell’asilo. La popolazione deve quindi agire subito. A tal fine, l’UDC ha lanciato l’iniziativa popolare “No a una Svizzera da 10 milioni (Iniziativa per la sostenibilità)”, che è stata realizzata in brevissimo tempo.

Per fermare gli abusi in materia di asilo, l’UDC Svizzera a maggio ha lanciato l’iniziativa “Fermare gli abusi nell‘asilo! (Iniziativa per la protezione delle frontiere)”: l’iniziativa chiede di vietare l’asilo ai migranti illegali che giungono in Svizzera attraverso Paesi terzi sicuri con bande di trafficanti. Inoltre, le persone la cui domanda di asilo è stata respinta non dovrebbero più avere il diritto di rimanere in Svizzera. Questo vale in particolare per i giovani provenienti da Africa, Afghanistan, Iraq, Siria, Turchia e Balcani.

Firmate l’iniziativa “Fermare gli abusi nell’asilo! (Iniziativa per la protezione delle frontiere)”!